Occhi sul Web        

mercoledì 15 ottobre 2008

Dopo la rimozione della clausola di segretezza sull’SDK iPhone in arrivo libri, video tutorial e corsi online.


Fino a qualche tempo, per rispettare i vincoli di segretezza dell’SDK dell’iPhone, era impossibile pubblicare tutorial o libri su come programmare su questo dispositivo, tanto che l’editore The Pragmatic Programmers fu costretto cancellare la pubblicazione di un libro sulla programmazione su iPhone.
Dovete sapere, però, che questo genere di vincolo è cosa molto comune e diffuso nel settore informatico, ma, di solito, subito dopo il rilascio del prodotto, tale vincolo viene rimosso proprio per permettere la naturale diffusione di conoscenza del prodotto. Il perdurare di questo vincolo di segretezza, quindi, ha prodotto, su siti come Amazon, una quantità notevole di libri relativi alla programmazione su iPhone in pre-ordine.

Censura e clausole di segretezza

Oltre a questo problema si aggiunse anche la forte censura di Apple per applicazioni che non superavano il test di validazione o replicavano (creando confusione tra gli utenti) le funzioni native dell’iPhone: sono stati casi eclatanti applicativi come NetShare (che permetteva il tethering, ovvero l’uso di iPhone come modem per collegarsi in rete con il pc), Podcaster (per la gestione e il download dei podcast direttamente dal proprio iPhone) e MailWrangler (una utility che fa il login automatico sulla webmail di Google). Se siete interessati, qui trovate la lista aggiornata di tutte le applicazioni eliminate dall’AppStore per volontà della Apple e senza far sapere nulla agli sviluppatori.

Il fondo Apple lo toccò quando, a seguito delle lamentele di tutti i programmatori a cui erano stati rifiutati gli applicativi (su cui avevano lavorato anche per mesi), Apple ebbe l’ardire di ricordare ai programmatori che anche le lettere di rifiuto di Apple ricadevano sotto il “non disclosure agreement”, e quindi non potevano in nessun caso essere pubblicate.

App Store: l’Eldorado degli sviluppatori e di Apple

E’ anche vero, però, che il nuovo modello di vendita delle applicazioni nell’App Store, sembrava quasi essere la nuova Eldorado degli sviluppatori di tutto il mondo: a fronte di una visibilità mondiale di iTunes e di una banda illimitata per la gestione del download degli applicativi e dei relativi update, il programmatore poteva guadagnare il 70% del costo dell’applicazione, e ciò si tramutò, per molti, in guadagni stratosferici: da 2.000$ al giorno per la sviluppatrice di 2 Across (un gioco di cruciverba), a 250.000$ in 60 giorni a fronte di un costo per copia di 2,39 €, per un gioco a incastri come Trism.

Così, da quando Apple inaugurò l’App Store su iTunes Store, sono stati scaricati oltre 60 milioni di programmi per il cellulare, vendendo applicazioni per un milione di dollari al giorno solo grazie a App Store. Considerando che Cupertino ha una percentuale pari al 30% sulle somme ricavate dalle vendite delle applicazioni, mentre il 70% resta ai rispettivi sviluppatori, potete capire come sia facile considerare l’App Store una Eldorado per i programmatori!

Tutto ciò, abbinato al successo planetario degli iPhone 3G e all’incremento continuo delle vendite dei Mac, portò il valore di mercato di Apple al 3° posto (AAPL $157,012,662,240), superando quello di Google che cadeva al 4° posto (GOOG $156,392,862,560). E pensare che il CEO di DELL, durante la crisi di Apple degli anni ‘90, suggerì di liquidare la società e dare i soldi agli azionisti.

La rimozione della clausola NDA

Sarà stato l’enorme successo delle vendite su AppStore o, semplicemente, le troppe critiche provenienti da programmatori e giornalisti, che finalmente, la strategia della Apple iniziò a cambiare rotta, tanto che la società decise di rimuovere le clausole di segretezza NDA (non disclosure agreement) dal contratto di sviluppo dell’iPhone. Tramite un annuncio ufficiale nella sezione dedicata agli sviluppatori, l’azienda rende noto che veniva rilasciato un nuovo contratto privo delle clausole NDA per tutte le applicazioni già rilasciate. Nella nota, Apple si è giustificò dichiarando di aver imposto così stringenti vincoli al fine di proteggere, unitamente ai brevetti, le innovazioni dell’azienda, riconoscendo nelle NDA una seria minaccia per gli sviluppatori.

I libri per programmare con l’iPhone
Da questo punto in poi, la strada è stata tutta in discesa per gli sviluppatori poiché, finalmente, è stato possibile pubblicare libri e condividere informazioni sulle tecnologie di iPhone al fine di agevolare la condivisione delle conoscenze sulla programmazione di questo dispositivo mobile. In breve tempo sono iniziati ad apparire i primi libri sullo sviluppo di applicazioni per iPhone e iPod Touch. Tra questi, quelli probabilmente più attesi, sono stati, entrambi in lingua inglese, “iPhone SDK Development”, realizzato da The Pragmatic Programmers (acquistabile qui in formato elettronico o cartaceo) e “iPhone Developer’s Cookbook, The: Building Applications with the iPhone SDK”, di Erica Sadun, (acquistabile qui sia in formato elettronico che cartaceo).

Quindi, l’editore The Pragmatic Programmers, pubblicò anche un interessante video introduttivo gratuito, della durata di 22 minuti, liberamente scaricabile qui, sulla programmazione con l’iPhone e mettendo a pagamento i successivi video più specifici.

Apple’s iPhone Tech Talk World Tour

Infine, il 9 Ottobre 2008, Apple lanciò in grande stile l’Apple’s iPhone Tech Talk World Tour, una sorta di seminario speciale made in Cupertino che avrà una tappa nelle 24 città più importanti del mondo (tra cui, il 19 Novembre anche Roma per l’Italia), con lo scopo di fornire le basi per quanto riguarda la programmazione con XCode e quindi su come creare Applicazioni per iPhone. Come si legge dalle note, sembra che i corsi siano rivolti non soltanto ai veterani, ma anche ai novizi ed ai professionisti dell’IT. La partecipazione è gratuita, ma il numero di posti è limitato (io mi sono iscritto nella speranza che mi accettino), ed è dedicata soltanto alle persone che hanno un account da developer sul sito Apple.

Siti che pubblicando tutorial per programmare con iPhone

Se desiderate imparare a programmare l’iPhone, magari per andare preparati al seminario Apple di Roma o semplicemente per guadagnare qualcosina dalla vendita dei vostri applicativi, vi consiglio, oltre che a scaricare l’SDK, anche un paio di siti interessanti. Il primo è di Apps Amuck che ha lanciato un’iniziativa unica: per 31 giorni pubblicherà un tutorial giornaliero (comprensivo anche di esempio pratico funzionante) in cui illustrerà un progetto per piattaforma iPhone e iPod Touch. Ognuno dei mini progetti illustra una diversa funzione presente nell’SDK, mostrando anche tecnologie che normalmente non vengono trattate dai libri.
Il secondo sito che voglio suggerirvi è, invece, la migliore proposta italiana per sviluppare con l’SDK dell’iPhone: iPhone and Go (prima residente su piattaforma Wordpress), un blog che, giorno dopo giorno, vi insegna a programmare per questa affascinante piattaforma Touch.

Altri riferimenti utili per programmare con XCode sono, senza dubbio, XCode Italia, la comunità italiana per gli sviluppatori di XCode (e quindi, non solo per iPhone, ma per tutto l’ambiente di programmazione di Mac OS X).

Per finire, se amate gli screencast, allora vi suggerisco iPhone Development Central Website, un sito che, tramite utili video tutorial in inglese (divisi per tra fasi di apprendimento: Beginner, Intermediate e Advanced), vi spiega come programmare con l’iPhone SDK.

Fonte

Nessun commento:

Google

Ricevi aggiornamenti via mail:

Delivered by FeedBurner