Occhi sul Web        

mercoledì 15 ottobre 2008

Sms installa virus e intercetta telefonate e sms dei cellulari. Indagini in tutta Italia e 2 denunce


Intercettare telefonate e sms dai cellulari: non occorre l'intervento dello Stato o di sofisticate tecnologie a dispozione di servizi di spionaggio privati o nazionali in grado di investire cifre esorbitanti in tecnologie riservate.

Controllare il traffico telefonico dei cellulari e dei messaggini spediti appare alquanto più semplice e nello stesso apre scenari inquietanti: secondo le ultime indagini della Polizia Postale basterebbe, infatti, un sms truffaldino.

Stando alle ultime notizie, la Polizia Postale di Napoli avrebbe ricevute due denunce e l'indagine starebbe allagardosi in tutta Italia di un falso sms, spesso incomprensibile, che sarebbe stato inviato su migliaia di cellulari.

Basta la sua apertura che in automatico si installerebbe sul cellulare un particolare virus del tipo cavallo di troia che permetterebbe a malitenzionati di controllare e intercettare qualsiasi telefonata fatta e ricevuta e qualsiasi sms spedito o ricevuto dal cellulare colpito.

In pratica il virus sarebbe un programma che una volta installato permetterebbe il collegamento in automatico ad un altro cellulare ogni volta che si usa il proprio telefonino.

Al cellulare che riceve in modo illegale le informazione arriverebbero così tutti dati del cellulare "infestato dal virus", comprese tutti i dialoghi di tutte le telefonate fatte e ricevute.

La situazione è alquanto delicata e la Polizia Postale oltre ad avviare le indagini a tutto campo e in tutta Italia, ha trasmesso gli atti alla Procura di Napoli. Si battono tutte le piste, compresa la criminalità organizzata.

Al momento non si esclude che i cellulari colpiti potrebbero essere migliaia in tutta Italia.

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Navigatore satellitare gps su cellulare, computer e qualsiasi apparecchio elettrico con Firefox e Geode


Sono usciti molti articoli in questi giorni che hanno parlato della nuova estensione di Firefox chiamata Geode che permette di localizzare le propria navigazione facendo uscire informazioni precise su di qualsiasi tipo in base a dove ci si trova quando si naviga.

Ma in pochi commentatori hanno sottolineato che con la nuova estensione Geode, un cellulare, un computer e un qualsiasi apparecchio elettronico si può trasformare in modo semplice ed economico in un navigatore satelittare gps e di ultima generazione, non limitandoci a mostrarci la nostra posizione, ma anche fornendoci numerose informazioni.

Non solo, il Gps che si viene ad installare semplicemente usando Firefox garantisce una assoluta precisione funzionando sia all'interno che all'esterno: al contrario dei normali metodi GPS-based che possono impiegare fino a 45 secondi per fissare una posizione, Geode funziona sia negli interni sia all'aperto con una accuratezza tra 10 e 20 meri, normalmente entro un secondo.

La spiegazione fornita dagli sviluppatori della fondazione Mozilla apre numerose applicazioni, sepper con, forse, voluta furbizia, limitate ad esempi con il proprio pc portatile: " Siete arrivati in una nuova città, un nuovo continente, un nuovo coffee shop.

Sapete effettivamente dove vi trovate, e state cercando un buon posto dove mangiare. Tirate fuori il vostro portatile, caricate Firefox, e andate sul vostro sito preferito di recensioni.

Questo automaticamente deduce la vostra ubicazione, e vi propone alcuni suggerimenti preziosi ad un paio di isolati, e offre indicazioni per arrivarci. In modo da offrire questa possibilità, il vostro browser deve sapere dove vi trovate.

Per fare questo, le future versioni di Firefox prevede di supportare la nuova W3C Geolocation Specification, che aggiunge la capacità nativa per i siti Web di richiedere la vostra ubicazione, ed a voi di garantire opzionalmente l'accesso a questi dato".

Ma come funziona esattamente Geode?

Con Geode, quando un sito web richiede la vostra ubicazione una barra di notifica chiederà all'utente quante informazioni desidera offrire al sito: la sua ubicazione esatta, il vicinato, la città, o anche nessuna informazione

Per provare l' estensione è possibile utilizzare la demo Food Finder, che mostra bar e ristoranti lungo il proprio percorso.

Due servizi e siti web, Pownce e Yahoo! Fire Eagle, offrono inoltre già supporto per Geode.

L'unico limite in questo momento è che vi è un solo provider che offre il supporto alla navigazione con Geode ovvero Skyhook: ma basteranno circa 12 grandi Internet Provider ad implementare Geode lato server che questa nuova funzione di geolocalizzazione diventerà realtà a livello mondiale.

Da sottolineare, infine, per chi programma siti web e applicazioni online e offline Geode rappresenta una interessante base di sviluppo essendo un'implementazione iniziale della specifica "W3C Geolocation" che è la forma universale scelta dal W3C per permettere una navigazione web geolocalizzata.

Per scaricare Geode come estensione di Firefox ( ricordiamo che nelle prossime versioni Firefox 3.1 sarà implementato di default ) basta andare qui:
https://people.mozilla.com/%7Edolske/dist/geode/geode-latest.xpi

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Collegamenti Internet Wi-Fi gratis in tutta la nazione: il sogno si sta per avverare in USA


A fine settembre Google si era scagliata contro la Federal Communications Commission (FCC), l’organismo che regola l’utilizzo dello spettro radio negli Stati Uniti, rea, a detta dell’azienda di Mountain View, di aver taroccato i test per verificare l’affidabilità dei dispositivi che inviano e ricevono il segnale Wi-Fi nello spettro libero.

Ma in queste ore giunge notizia che proprio la FCC ha condotto ulteriori indagini e prove che hanno dato esito positivo. Significa che il progetto di creare una rete wireless nazionale per l’accesso gratuito a Internet negli USA potrebbe vedere presto la luce. I test miravano a verificare l’affidabilità tecnica del nuovo sistema e l’assenza di interferenze con i sistemi radio già attivi negli USA. L’Office of Engineering and Technology ha rilevato che il nuovo servizio non produrrà interferenze nelle bande radio contigue, già comprate da alcuni operatori. Fra questi, T-Mobile, il provider di proprietà di Deutsche Telekom, che ha già manifestato la propria contrarietà, preoccupata che la nuova rete possa causare problemi al proprio segnale 3G, acquistato due anni fa per 4,6 miliardi di dollari.

Google aveva battezzato la nuova tecnologia coma Wi-Fi 2.0, in virtù del fatto che il nuovo servizio porterà a una reale rivoluzione di velocità e alla copertura dell’intero territorio statunitense. Il progetto, infatti, prevede la copertura del 50% della popolazione entro 4 anni e del 95% entro 10 anni.

A spingere per la nuova rete wireless erano state anche Microsoft, Dell e Intel, mentre l’associazione delle compagnie televisive aveva manifestato parere contrario, evidenziando il rischio di interferenze che avrebbero compromesso la ricezione del segnale televisivo. E la stessa associazione aveva fatto pressioni sulla FCC, inducendola a compiere un’analisi più approfondita e ulteriori test. Decisione che, appunto, aveva fatto infuriare Google. Ma ora il sogno può davvero trasformarsi in realtà.

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Clic pubblicità falsi e truffe: Google ancora più affidabile grazie accordo con Click Forensics


Se si guarda al passato potrebbe apparire davvero singolare l’accordo stipulato in queste ore da parte di Google con Click Forensics, la società indipendente specializzata nel monitorare l’advertising on line e nel rilevare frodi sui click. L’azienda di Mountain View, infatti, aveva polemizzato con Click Forensics, giudicando i risultati delle ricerche della società di monitoraggio poco aderenti alla realtà. Nel secondo trimestre del 2007, secondo Google il tasso medio complessivo delle frodi sui click relativi alle pubblicità on line era del 10%, mentre Click Forensics parlava del 15%.

Ora le polemiche sembrano essere state dimenticate e Google integrerà nel suo sistema anche i rapporti di qualità prodotti dal servizio FACTr (Fully Automated Click Tracking Reconciliation), secondo il quale nel secondo semestre del 2008 il Click Fraud è stato pari al 16,2%.

Le frodi sui click avvengono solitamente quando si clicca su una pubblicità con fini diversi da quelli di andare a guardare l’offerta commerciale. Per esempio, un inserzionista può decidere di cliccare sull’inserzione pay-per-click di un concorrente per far sì che questi si ritrovi un aumento della spesa pubblicitaria, senza l’effettiva consultazione della sua offerta. E le inserzioni pay-per-click costituiscono una delle maggiori fonti di guadagno per Google.

La collaborazione con Click Forensics, quindi, potrebbe essere ben vista proprio dagli inserzionisti, che dovranno però dare il proprio assenso al servizio FACTr. Google mira, quindi, a presentarsi ancora più affidabile.

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Video pedopornografici su Libero.it visibili a tutti. Bloccati solo grazie a denuncia cittadina.


Proprio nei giorni in cui Libero.it compie dieci anni, uno spiacevole episodio rischia di offuscare i festeggiamenti del portale, che conta circa 4,5 milioni di visitatori unici, oltre 250 milioni di pagine viste al mese e oltre 9 milioni di utenti registrati.

Ieri sera, la trasmissione di RAI3 «Chi l’ha visto» ha reso noto che nella sezione video del portale di Libero.it erano presenti video pedopornografici visibili a tutti. Secondo quanto riferito da Federica Sciarelli, un utente avrebbe caricato nella sezione video del portale filmati in cui sono presenti minorenni coinvolti in pose e in atti sessuali.

Ogni utente è libero di caricare ciò che vuole all’interno del portale, anche se ovviamente c’è un disclaimer che non autorizza all’inserimento di materiale illegale. Nelle Condizioni d’uso si legge, inoltre, che «i servizi offerti dal portale Libero di Italia OnLine S.r.l. sono realizzati e controllati con la massima accuratezza possibile». Tuttavia non esiste un filtro preventivo del materiale caricato, che viene controllato solo in un secondo momento e cioè dopo essere stato già reso disponibile per tutti.

La Sciarelli ha intervistato un responsabile della Wind, azienda che ha acquisito il portale, che si è scusato per l’accaduto, spiegando che si è trattato di un problema dovuto alla enorme mole di lavoro che i responsabili e i moderatori della community devono affrontare ogni giorno.

La redazione di «Chi l’ha visto» era stata contattata da una telespettatrice che si era accorta della presenza del materiale pedopornografico all’interno del portale di Libero.it. A loro volta, i curatori del programma hanno contattato Wind e la Polizia Postale. Ora i filmati incriminati sono stati rimossi e sono in corso le indagini per individuare l’utente che si è reso responsabile dell’inserimento degli stessi. Probabilmente questo episodio potrebbe portare Wind a ripensare le policy del portale o a introdurre dei sistemi di controllo più capillari ed efficaci.

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Silverlight 2 disponibile da scaricare. Tutte le novità e caratteristiche del rivale di Flash


Annunciato da Microsoft e disponibile al download la seconda versione di Silverlight.

Silverlight 2 offre numerose nuove funzionalità e strumenti che permettono agli sviluppatori di collaborare meglio nella creazione di esperienze utente più accessibili, sicure e "discoverable". Il colosso di Redmond ha anche annunciato ulteriore supporto per le comunità open-source, finanziando un progetto per l'integrazione delle capacità di sviluppo avanzate di Silverlight nell'integrated development environment (IDE) di Eclipse Foundation e offrendo nuovi controlli con il Silverlight Control Pack (SCP) disponibile sotto Microsoft Permissive License.

Scott Guthrie, corporate vice president della .NET Developer Division, commenta: "Abbiamo lanciato Silverlight circa un anno fa, e già un consumatore su quattro nel mondo ha accesso ad un computer con Silverlight installato. Silverlight rappresenta un miglioramento radicale nel modo in cui sviluppatori e progettisti creano applicazioni per il Web. Questa release accelererà ulteriormente i nostri sforzi per rendere Silverlight, Visual Studio e Microsoft Expression Studio le soluzioni d'eccellenza per creazione e distribuzione di esperienze 'Rich Internet Application'."

Il colosso ha finanziato Soyatec, un provider di soluzioni IT francese e membro della Eclipse Foundation, affinché guidi il progetto dedicato all'integrazione delle capacità di sviluppo avanzate Silverlight nell'Eclipse IDE. Soyatec prevede di rilasciare il progetto sotto la Eclipse Public License Version 1.0 su SourceForge e inviarlo alla Eclipse Foundation come un progetto aperto Eclipse.

Microsoft rilascerà inoltre il Silverlight Control Pack e pubblicherà su MSDN le specifiche tecniche per il vocabolario Silverlight Extensible Application Markup Language (XAML). SCP, che andrà a potenziare il set di controlli già integrato in Silverlight, sarà rilasciato sotto la Microsoft Permissive License, una licenza approvata dalla Open Source Initiative, e includerà controlli come DockPanel, ViewBox, TreeView, Accordion e AutoComplete.

Il vocabolario Silverlight XAML, rilasciato sotto Open Specification Promise (OSP), aiuterà invece gli ISV third-party a creare prodotti che siano in grado di leggere e scrivere XAML per Silverlight.

Nuove funzionalità principali in Silverlight 2:

- Supporto per .NET Framework con una libreria di classi dinamiche di base, un subset compatibile del .NET Framework.

- Controlli potenti integrati che includono controlli DataGrid, ListBox, Slider, ScrollViewer, Calendar e molti altri.

- Supporto per skinning e templating avanzato che rende più facile personalizzare il look and feel delle applicazioni.

- Deep zoom, che permette interattività e navigazione non parallela di immagini a risoluzione ultra-alta.

- Supporto comprensivo per il networking. Il supporto out-of-the-box permette di richiamare i servizi REST, WS*/SOAP, POX, RSS e standard HTTP, consentendo agli utenti di creare applicazione che si integrino senza soluzione di continuità con i sistemi back-end esistenti.

- Supporto esteso per il linguaggio .NET Framework. Al contrario di altri runtime, Silverlight 2 supporta una varietà di linguaggi di programmazione, tra cui Visual Basic, C#, JavaScript, IronPython e IronRuby, consentendo agli sviluppatori che conoscono già uno di questi linguaggi di sfruttare i loro "skill set" esistenti.

- Protezione dei contenuti avanzata. Questa funzione include ora Silverlight DRM di PlayReady, che offre protezione robusta dei contenuti per le esperienze connesse Silverlight.

- Migliorata scalabilità server e supporto esteso per inserzionisti. Questo ora include nuove capacità di streaming e download progressivo, tecniche superiori di ottimizzazione per i motori di ricerca, e supporto per l'advertising di nuova generazione in-stream.

- Vasto ecosistema di partner. I Visual Studio Industry Partners come ComponentOne, Infragistics e Telerik offrono prodotti che potenziano ulteriormente le capacità di sviluppo nella creazione di applicazioni Silverlight con Visual Studio.

- Supporto cross-platform e cross-browser. Questo include supporto per Mac, Windows e Linux in Firefox, Safari e Internet Explorer.

Gli utenti che già utilizzano una versione precedente di Silverlight saranno aggiornati automaticamente alla nuova release mentre tutti gli altri la potranno trovare sul sito ufficiale a partire da domani.

Link al sito di Silverlight

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Dopo la rimozione della clausola di segretezza sull’SDK iPhone in arrivo libri, video tutorial e corsi online.


Fino a qualche tempo, per rispettare i vincoli di segretezza dell’SDK dell’iPhone, era impossibile pubblicare tutorial o libri su come programmare su questo dispositivo, tanto che l’editore The Pragmatic Programmers fu costretto cancellare la pubblicazione di un libro sulla programmazione su iPhone.
Dovete sapere, però, che questo genere di vincolo è cosa molto comune e diffuso nel settore informatico, ma, di solito, subito dopo il rilascio del prodotto, tale vincolo viene rimosso proprio per permettere la naturale diffusione di conoscenza del prodotto. Il perdurare di questo vincolo di segretezza, quindi, ha prodotto, su siti come Amazon, una quantità notevole di libri relativi alla programmazione su iPhone in pre-ordine.

Censura e clausole di segretezza

Oltre a questo problema si aggiunse anche la forte censura di Apple per applicazioni che non superavano il test di validazione o replicavano (creando confusione tra gli utenti) le funzioni native dell’iPhone: sono stati casi eclatanti applicativi come NetShare (che permetteva il tethering, ovvero l’uso di iPhone come modem per collegarsi in rete con il pc), Podcaster (per la gestione e il download dei podcast direttamente dal proprio iPhone) e MailWrangler (una utility che fa il login automatico sulla webmail di Google). Se siete interessati, qui trovate la lista aggiornata di tutte le applicazioni eliminate dall’AppStore per volontà della Apple e senza far sapere nulla agli sviluppatori.

Il fondo Apple lo toccò quando, a seguito delle lamentele di tutti i programmatori a cui erano stati rifiutati gli applicativi (su cui avevano lavorato anche per mesi), Apple ebbe l’ardire di ricordare ai programmatori che anche le lettere di rifiuto di Apple ricadevano sotto il “non disclosure agreement”, e quindi non potevano in nessun caso essere pubblicate.

App Store: l’Eldorado degli sviluppatori e di Apple

E’ anche vero, però, che il nuovo modello di vendita delle applicazioni nell’App Store, sembrava quasi essere la nuova Eldorado degli sviluppatori di tutto il mondo: a fronte di una visibilità mondiale di iTunes e di una banda illimitata per la gestione del download degli applicativi e dei relativi update, il programmatore poteva guadagnare il 70% del costo dell’applicazione, e ciò si tramutò, per molti, in guadagni stratosferici: da 2.000$ al giorno per la sviluppatrice di 2 Across (un gioco di cruciverba), a 250.000$ in 60 giorni a fronte di un costo per copia di 2,39 €, per un gioco a incastri come Trism.

Così, da quando Apple inaugurò l’App Store su iTunes Store, sono stati scaricati oltre 60 milioni di programmi per il cellulare, vendendo applicazioni per un milione di dollari al giorno solo grazie a App Store. Considerando che Cupertino ha una percentuale pari al 30% sulle somme ricavate dalle vendite delle applicazioni, mentre il 70% resta ai rispettivi sviluppatori, potete capire come sia facile considerare l’App Store una Eldorado per i programmatori!

Tutto ciò, abbinato al successo planetario degli iPhone 3G e all’incremento continuo delle vendite dei Mac, portò il valore di mercato di Apple al 3° posto (AAPL $157,012,662,240), superando quello di Google che cadeva al 4° posto (GOOG $156,392,862,560). E pensare che il CEO di DELL, durante la crisi di Apple degli anni ‘90, suggerì di liquidare la società e dare i soldi agli azionisti.

La rimozione della clausola NDA

Sarà stato l’enorme successo delle vendite su AppStore o, semplicemente, le troppe critiche provenienti da programmatori e giornalisti, che finalmente, la strategia della Apple iniziò a cambiare rotta, tanto che la società decise di rimuovere le clausole di segretezza NDA (non disclosure agreement) dal contratto di sviluppo dell’iPhone. Tramite un annuncio ufficiale nella sezione dedicata agli sviluppatori, l’azienda rende noto che veniva rilasciato un nuovo contratto privo delle clausole NDA per tutte le applicazioni già rilasciate. Nella nota, Apple si è giustificò dichiarando di aver imposto così stringenti vincoli al fine di proteggere, unitamente ai brevetti, le innovazioni dell’azienda, riconoscendo nelle NDA una seria minaccia per gli sviluppatori.

I libri per programmare con l’iPhone
Da questo punto in poi, la strada è stata tutta in discesa per gli sviluppatori poiché, finalmente, è stato possibile pubblicare libri e condividere informazioni sulle tecnologie di iPhone al fine di agevolare la condivisione delle conoscenze sulla programmazione di questo dispositivo mobile. In breve tempo sono iniziati ad apparire i primi libri sullo sviluppo di applicazioni per iPhone e iPod Touch. Tra questi, quelli probabilmente più attesi, sono stati, entrambi in lingua inglese, “iPhone SDK Development”, realizzato da The Pragmatic Programmers (acquistabile qui in formato elettronico o cartaceo) e “iPhone Developer’s Cookbook, The: Building Applications with the iPhone SDK”, di Erica Sadun, (acquistabile qui sia in formato elettronico che cartaceo).

Quindi, l’editore The Pragmatic Programmers, pubblicò anche un interessante video introduttivo gratuito, della durata di 22 minuti, liberamente scaricabile qui, sulla programmazione con l’iPhone e mettendo a pagamento i successivi video più specifici.

Apple’s iPhone Tech Talk World Tour

Infine, il 9 Ottobre 2008, Apple lanciò in grande stile l’Apple’s iPhone Tech Talk World Tour, una sorta di seminario speciale made in Cupertino che avrà una tappa nelle 24 città più importanti del mondo (tra cui, il 19 Novembre anche Roma per l’Italia), con lo scopo di fornire le basi per quanto riguarda la programmazione con XCode e quindi su come creare Applicazioni per iPhone. Come si legge dalle note, sembra che i corsi siano rivolti non soltanto ai veterani, ma anche ai novizi ed ai professionisti dell’IT. La partecipazione è gratuita, ma il numero di posti è limitato (io mi sono iscritto nella speranza che mi accettino), ed è dedicata soltanto alle persone che hanno un account da developer sul sito Apple.

Siti che pubblicando tutorial per programmare con iPhone

Se desiderate imparare a programmare l’iPhone, magari per andare preparati al seminario Apple di Roma o semplicemente per guadagnare qualcosina dalla vendita dei vostri applicativi, vi consiglio, oltre che a scaricare l’SDK, anche un paio di siti interessanti. Il primo è di Apps Amuck che ha lanciato un’iniziativa unica: per 31 giorni pubblicherà un tutorial giornaliero (comprensivo anche di esempio pratico funzionante) in cui illustrerà un progetto per piattaforma iPhone e iPod Touch. Ognuno dei mini progetti illustra una diversa funzione presente nell’SDK, mostrando anche tecnologie che normalmente non vengono trattate dai libri.
Il secondo sito che voglio suggerirvi è, invece, la migliore proposta italiana per sviluppare con l’SDK dell’iPhone: iPhone and Go (prima residente su piattaforma Wordpress), un blog che, giorno dopo giorno, vi insegna a programmare per questa affascinante piattaforma Touch.

Altri riferimenti utili per programmare con XCode sono, senza dubbio, XCode Italia, la comunità italiana per gli sviluppatori di XCode (e quindi, non solo per iPhone, ma per tutto l’ambiente di programmazione di Mac OS X).

Per finire, se amate gli screencast, allora vi suggerisco iPhone Development Central Website, un sito che, tramite utili video tutorial in inglese (divisi per tra fasi di apprendimento: Beginner, Intermediate e Advanced), vi spiega come programmare con l’iPhone SDK.

Fonte

Google

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