Occhi sul Web        

venerdì 29 giugno 2007

S116: il primo cellulare solare

Si chiama S116, il primo e (per il momento) unico cellulare al mondo che si autoalimenta con l’energia solare.

Per il momento sta facendo il giro della rete attraverso annunci, foto e pubblicità, ma tra non molto lo potremo vedere in commercio.

Prodotto dalla cinese Hi-Tech Wealth, questo cellulare è stato presentato al Cebit come nuovo e innovativo cellulare che funziona con qualsiasi fonte luminosa, anche minima assicurano i produttori.

Per chi è sempre fuori per lavoro, per chi viaggia molto o per chi ha un’anima ambientalista questo cellulare sembra fatto giusto per loro.

A chi non è mai capitato che nel momento di maggior bisogno il cellulare si scarica? Forse tutto questo tra breve sarà solo un ricordo.

Dalle ultime indiscrezioni sembra che l’S116 sarà commercializzato in un primo momento solo nella popolosa Cina, e solo in un secondo momento (se avrà dato buoni risultati commerciali, sarà esportato in tutto il mondo.

Questa politica sembra abbia due motivazioni:

  • in primo luogo si vuole evitare un flop commerciale usando la Cina come Paese tester;
  • inoltre si vuole evitare di esportare subito questa novità per evitare che altri produttori di cellulari inizino una guerra commerciale con questo modello.

Capite bene che il fatto che la Cina copi modelli da tutto il mondo, adesso che ha la possibilità di esportare un nuovo modello genera una qualche preoccupazione nei vertici della Hi-Tech Wealth.

Per evitare tutto questo, l’S116 è coperto da decine di segretissimi brevetti depositati in Cina.

Le caratteristiche tecniche al momento note sono le seguenti:

  • GSM dual band;
  • fotocamera da 1,3 Megapixel;
  • espansione di memoria tramite scheda di memoria TransFlash.

Si sa che questo modello costerà circa 500 dollari (poco meno di 385 euro).

Certo il prezzo non è proprio economico, considerando l’imminente lancio dell’Iphone e tenendo presente che non è un UMTS.

Ma il produttore assicura che il prezzo è competitivo dato che per ricaricare le batterie di questo modello basterà anche la luce di una candela, di un lampadario, oltre alla luce di una normale giornata nuvolosa.

Ovviamente i tempi di ricarica variano in base alla fonte luminosa.

In media per 40 minuti di conversazione, o per mandare sms e scattare foto, è necessaria un’ora di esposizione ad una fonte di luce.

Fonte



p_s116.JPG

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