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martedì 5 maggio 2009

iPhone cinese identico all'originale in vendita a 150 dollari spopola in tutto il mondo: Hi-Phone



Non bastavano borse, giocattoli, abbigliamento e persino automobili. In Cina, è oramai noto, si producono migliaia di oggetti contraffatti. Ne sanno qualcosa i brand più popolari al mondo, che vedono sulle bancarelle copie perfette dei loro prodotti di punta vendute a prezzi decisamente inferiori.

Ora in Cina sta esplodendo anche il fenomeno dei cosiddetti shanzai, cellulari e smartphone dal design e dalle funzioni pressoché identiche a quelli prodotti da Nokia, Motorola, Samsung e via discorrendo. A farne le spese è anche Apple. Se si desidera iPhone, ma non si ha la disponibilità economica per acquistarlo, allora ci si rivolge al mercato nero, dove si può trovare lo Hi-Phone, la copia cinese del celebre melafonino, venduta a circa 150 dollari anche on line.

Il mercato degli shanzai, ha stimato Gartner, rappresenta oltre il 20% delle vendite in Cina. E il paese della Muraglia è il più grande mercato per l’industria tecnologica. La questione, dunque, è seria. Anche perché prodotti come l’Hi-Phone vengono richiesti anche dai consumatori di paesi esteri, primi fra tutti Russia, India e Medio Oriente.

I produttori del settore stanno facendo pressioni sul governo di Pechino affinché metta un freno al fenomeno, ma sembra che si stia facendo ben poco. Nokia e gli altri avvertono anche sui rischi per la salute legati all’utilizzo di prodotti non originali, come la possibilità che le batterie a basso costo non omologate possano esplodere. Malumori anche tra i costruttori cinesi, che devono versare il 17% di tasse del proprio fatturato, mentre chi produce shanzai non paga nulla e opera in nero.

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