Occhi sul Web        

giovedì 23 luglio 2009

Più veloce Internet di 10 volte grazie a un software, senza nessuna nuova infrastruttura



Nell'articolo precedente abbiamo dato conto di uno studio che evidenzia che il 35% dei netizen attende un massimo di 10 secondi di fronte a una pagina web che si sta caricando. Se l’apertura non avviene nei tempi attesi, l’utente cambia pagina o abbandona del tutto la ricerca di un servizio o di un prodotto. Con grave danno soprattutto per i siti di e-commerce.

Una soluzione al problema potrebbe giungere da FasterWeb, una start-up israeliana che ha annunciato di aver sviluppato un set di 45 tecnologie in grado di rendere Internet dalle 2 alle 10 volte più veloce. Significherebbe, in pratica, ridurre i tempi d’apertura dei siti e venire incontro alle esigenze di immediatezza dei netizen. Con benefici anche per coloro che accedono a Internet in mobilità tramite cellulare e chiavette e per le aziende che operano sul web, che avrebbero uno strumento in più per fornire servizi migliori, in grado di intercettare anche un maggiore interesse degli investitori pubblicitari.

Delle 45 tecnologie messe a punto da FasterWeb si sa poco o nulla. Le uniche informazioni indicano che il set agisce a livello di provider e che l’ottimizzazione investe tutti i livelli del sito, ovvero HTTP, HTML, JavaScript e CSS. Downloadblog.it riporta una dichiarazione di Yoav Andrew Leitersdorf, manager della società YL Ventures, che ha testato le tecnologie FasterWeb e ha assicurato che esse sono davvero in grado di rendere un sito più veloce.

Al momento, FasterWeb ha reso noto che le tecniche sviluppate funzionano solo su Internet Explorer e Firefox, ma che l’azienda è al lavoro per integrare la soluzione anche in Chrome, Safari e Opera.

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E-commerce e siti italiani: lenti, fatti male, complicati fanno scappare gli utenti



Le difficoltà che impediscono il pieno sviluppo dell’e-commerce sono diverse: la mancanza di regolamenti comunitari che assicurino omogeneità di trattamento e di condizioni per tutti i consumatori, anche per chi acquista un prodotto o un servizio presso un sito Internet localizzato in un altro paese; una certa diffidenza da parte dei consumatori, più propensi a toccare con mano la merce desiderata; il digital divide che affligge alcune aree, soprattutto in Italia.

Una ricerca condotta dalla Redshift Research per conto della Computer Associates evidenzia un ulteriore freno alla crescita dell’e-commerce e, in generale, di tutti i servizi e i beni accessibili tramite Internet. L’indagine ha riguardato un panel di 2500 utenti residenti nei 5 principali paesi della UE, ovvero Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna e Spagna. Il 35% degli intervistati dichiara di attendere un massimo di 10 secondi di fronte a una pagina web che si sta caricando, trascorsi i quali si dirige verso altre mete o, addirittura, abbandona del tutto la ricerca. Il 38% del panel afferma di aver avuto difficoltà nell’eseguire operazioni di acquisto on line: in questo caso, il 46% cambia sito di e-commerce, il 34% interrompe ogni operazione.

Kobi Korsah, direttore marketing di Computer Associates per l’area EMEA, ha spiegato che un’esperienza on line anche di poco inferiore al massimo e alle attese dell’utenza può generare nel netizen livelli elevati di stress e, di conseguenza, insoddisfazione.

Per le aziende di e-commerce e per chi opera su Internet significa la concreta possibilità di perdere utenti potenziali e, addirittura, clienti fidelizzati. Velocità, tempi di risposta immediati e precisi, interfacce user-friendly, sono requisiti fondamentali per la buona riuscita del business on line.

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Firefox 3.7 nuova grafica immersa in Windows.



L’ultima release di Firefox, la 3.5, ha evidenziato sin dalle prime ore alcune vulnerabilità.

Mentre i tecnici di Mozilla si occupavano di azzerare le vulnerabilità e Firefox 3.5 raggiungeva il miliardo di download, sul wiki della Foundation sono state pubblicate le prime immagini dell’interfaccia utente che dovrebbe essere implementata su Firefox 3.7, atteso per la tarda primavera del 2010.

Firefox 3.6, invece, conosciuto con il nome in codice di Namoraka, potrebbe uscire entro l’autunno, portando con sé il motore di rendering Gecko 1.9.2. I primi mockup elaborati da Mozilla presentano un’interfaccia decisamente rinnovata, sviluppata per consentire una maggiore integrazione del browser con gli effetti grafici più avanzati degli ultimi sistemi operativi Windows e un grado di personalizzazione più evoluto.

Firefox 3.7, che sfrutterà il motore Gecko 1.9.3 e sarà rilasciato anche in versione 64 bit, presenterà, stando alle immagini mostrate, elementi caratterizzati da effetti d’ombra e tridimensionali, tipici del tema Aero di Windows Vista e dell’atteso Windows 7. Effetti che dovrebbero essere disponibili anche negli OS privi della tecnologia Aero, ovvero anche in Windows XP o in Vista se l’utente ha disattivato la funzione.

A ciò si aggiunge l’introduzione di altre novità: il pulsante “Pagina” è stato posizionato nella parte sinistra della linguetta delle schede, mentre il pulsante “Strumenti” + “Preferiti” si trova nella parte destra dell’interfaccia principale.

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Google

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